Secondo il designer italiano Alessandro Mendini,
“tutto è già stato inventato e ciò che resta da fare è solo una rivisitazione di oggetti preesistenti, magari aggiungendo elementi decorativi o strutturali che modificano la dinamica dell’originale”.
Questa idea si concretezza nel 1978 nella Poltrona Proust: una finta poltrona barocca dipinta alla maniera del puntinato. Le prime sono state dipinte a mano dallo stesso Mendini. Successivamente, negli anni ’90, la nipote proseguì in tale operato. Dal 1993 Cappellini ne produce una versione con struttura in legno scolpito e decorato a mano, ma rinnovata nei rivestimenti. Poi la svolta con una versione per l’esterno in materiale plastico, progettata da Mendini per Magis.
Questa ultima versione, pensata specificamente per uso in esterno, ha infatti tra seduta e schienale una piccola fessura per lo scolo dell’acqua piovana. Il materiale utilizzato è in questo caso polietilene stampato in rotazionale ed è proposta in versione monocromatica, in 5 diversi colori (arancio, bianco, blu, nero e rosso) oltre che in quella multicolore.
Carmen Verde