La nota canzone di Gino Paoli che ha emozionato molte generazioni, fra cui la mia, trova la sua giusta collocazione, osservando una volta a stella.
Nel Salento le volte a stella sono un elemento strutturale molto diffuso. Nel leccese la pietra calcarea, biancastra, porosa, duttile nella lavorazione, ha permesso la realizzazione di pregevoli strutture anche negli edifici civili.
Nel passato le case erano costituite prevalentemente da un unico ambiente situato al piano terra, di dimensioni molti grandi. La volta a stella è una stella stilizzata che chiude la volta. È impostata su quattro pilastri addossati o inglobati nelle pareti. Su di questi si innestano poi i pennacchi e gli archi. L’effetto è singolare ed armonioso. Una stella nella stanza.
Quest’arte non è d’autore. Non si può risalire alla sua genesi, non vi è il nome dell’inventore e neppure l’epoca della sua nascita.
Le volte a stella sono il frutto dell’esperienza collettiva, cioè un’arte che si è evoluta nel tempo. Anticamente si costruiva e per ripararsi e per innalzare monumenti alle divinità, quindi la chiave di lettura della volta a stella è duplice: un po’ sacra e un po’ profana!
Carmen Verde